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8 ore notturne di Consiglio fra mille polemiche

ORSOMARSO - Ci sono volute le prime luci dell’alba per l’approvazione del bilancio di previsione 2006 e per il bilancio pluriennale del Comune di Orsomarso. Una seduta estenuante e a tratti molto tesa, quella del Consiglio comunale che si è aperta poco dopo le ore 21 di mercoledì 14 andando avanti fino alle 4,30 di ieri mattina e che ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini che gremivano la sala consiliare facendo sentire la loro presenza con applausi, risate fragorose e cori di protesta, noncuranti delle minacce da parte del presidente di far sgomberare l’aula.
Circa otto ore di seduta notturna durante le quali si è consumata l’ennesima frattura fra governo cittadino e opposizione che però forse in modo ancora più netto segna l’inizio di una protesta che va al di là delle mura del palazzo per coinvolgere una vasta fetta della popolazione, qualcuno parla ormai di una netta maggioranza che in modo trasversale si è schierata contro le scelte della Giunta e della compagine che sostiene il sindaco Angelo Paravati. La cronaca della seduta inizia con le frecciate al vetriolo riguardanti la redistribuzione delle deleghe già appartenute al vicesindaco Alfonso Papa e che ora sono andate all’assessore Nepita (Bilancio) e al suo collega Antonio Papa (Urbanistica), con il risultato che il vicesindaco non gestisce più alcun settore specifico dell’amministrazione.
Ma il clima si è improvvisamente riscaldato quando si è passati alla trattazione del punto riguardante l’acquisizione della strada Enel da parte del Comune di Orsomarso. Il primo colpo di scena si è verificato nel momento in cui il sindaco ha dovuto lasciare l’aula per un problema di incompatibilità sollevato dal capogruppo di minoranza Alfredo De Caprio in quanto il primo cittadino ha un rapporto professionale con la società proprietaria della strada. La presidenza è stata quindi assunta dal vicesindaco che ha immediatamente ingaggiato un duello con la minoranza e con il pubblico, fatto di toni minacciosi e un pò provocatori del tipo “qui comando io” oppure “silenzio o caccio tutti fuori”; atteggiamenti di fronte ai quali le decine di persone presenti hanno risposto civilmente con qualche ululato o risata di scherno, sottolineando il lato comico della vicenda.
Alla fine dopo tre ore di battaglia si è giunti al voto che, nonostante le mille sottolineature dei consiglieri di minoranza sorrette anche dalle circa cinquecento firme raccolte in appena due giorni, la maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri approvando la proposta di acquisizione della strada.
san.pio gio.
15/06/2006
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