La scossa denuncia discariche abusive a Orsomarso

ORSOMARSO - La denuncia del degrado ambientale è al centro di una lettera denuncia che l’associazione socio-culturale La Scossa di Orsomarso ha rivolto al sindaco di Orsomarso e al comando Stazione dei carabinieri del piccolo centro del parco del Pollino. “Con la presente – si legge nella missiva, resa pubblica nei giorni scorsi – si intende portare a conoscenza della presenza di discariche abusive di materiali inerti da lavori di ristrutturazione nei tratti documentati da reportage fotografico effettuato da un gruppo di soci dell’associazione La Scossa di Orsomarso lungo la Valle del fiume Argentino.
Dalle foto allegate si può notare benissimo che alcune discariche sono presenti appena a Est della cittadina di Orsomarso, lungo la strada di collegamento della Valle Argentino e lo snodo di via S. Croce, dove non è difficile notarne la cattiva presenza. Inoltre si porta a conoscenza alle autorità competenti a cui è indirizzata la comunicazione che la nostra associazione, nella missione statutaria di difesa e salvaguardia ambientale del territorio svolta come volontariato giovanile, ha inteso allegare una prova fotografica che dimostra la presenza costante di pescatori in area protetta del fiume Argentino, visitatori perenni, soprattutto nel periodo estivo, e di prove fotografiche che riprendono tagli spregiudicati di alberi nelle vicinanze del comune di Orsomarso e adiacenti agli argini del Fiume Argentino.
Vista la difficile condizione di precarietà – prosegue il presidente del sodalizio Antonio Pappaterra – in cui si trova ad essere il controllo della risorsa fluviale interessata intendiamo presentare denuncia alle autorità, suggerendo alle istituzioni a cui compete la salvaguardia, che siamo pronti ad una collaborazione fattiva al fine di approntare un progetto di economia sostenibile di salvaguardia del fiume stesso con l’ausilio di giovani volontari del comune di Orsomarso. L’associazione La Scossa è pronta ad intervenire anche direttamente sulla questione sociale di rilevanza ambientale, ma occorre l’aiuto di tutte le istituzioni interessate”.