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Laratta propone rivoluzione culturale e politica

SCALEA - “Rivoluzione culturale e politica; progetto per la Calabria”. Sono queste alcune delle parole chiave usate da Franco Laratta, candidato della Margherita alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale in un incontro tenutosi a Scalea, che ha fatto registrare la partecipazione di un numeroso pubblico composto da esponenti politici, rappresentanti istituzionali della zona, ma soprattutto da tanti giovani e donne.
Anche il tema scelto era abbastanza significativo e per certi versi provocatorio: ‘’Quale futuro per la Calabria’’. All’incontro ha partecipato anche il Segretario generale della Cgil calabrese Fernando Pignataro, mentre a coordinare i lavori è stata chiamata Geneviève Makaping, direttore de La Provincia cosentina. L’iniziativa, promossa dall’associazione politico culturale Chilometro zero, ha avuto il merito di uscire fuori dai canoni tradizionali delle iniziative elettoralistiche, che assumono tutte le caratteristiche di passerelle nelle quali i protagonisti di turno sciorinano un lungo elenco di buone intenzioni e promesse, dando la sensazione che la risoluzione dei problemi sia lì a portata di mano, basta soltanto dare il proprio sostegno elettorale.
Dopo l’introduzione della Makaping, ricca di spunti di riflessione e di autentiche provocazioni, Franco Laratta, che fa parte del Dipartimento mezzogiorno – Patti territoriali della Margherita, è andato subito al cuore della questione affermando che è necessario risollevare il morale dei calabresi ridotto ormai al lumicino da un decennio di governi di centrodestra durante i quali si è assistito ad un pauroso declino della capacità della Calabria di fare affidamento sulle proprie energie e risorse per creare sviluppo e occupazione.
Al contrario, come ha sostenuto anche il numero uno della Cgil calabrese Fernando Pignataro, si è registrato un vero e proprio stillicidio di record negativi, sia in termini di diminuzione di posti di lavoro, con la crisi profonda di tutte le realtà industriali, che della perdita di competitività in settori che erano tradizionalmente trainanti per l’economia della nostra regione, quali appunto l’agroalimentare e tutta la filiera che fa riferimento al turismo. Una perdita di credibilità e di affidabilità la cui responsabilità è da addebitare, secondo Laratta, alla incapacità dei governi regionali di governare i processi assistendo passivamente alla decadenza in atto, facendo finta che essa non esistesse.
Un atteggiamento irresponsabile al quale bisogna rispondere non con la semplice elaborazione dei soliti programmi ma attraverso la definizione di un progetto discusso e condiviso dalle diverse categorie sociali, che risponda effettivamente alle reali esigenze delle comunità. Un progetto di governo nel quale abbiano un ruolo centrale la scuola, la formazione e la famiglia, come luoghi dai quali ripartire per ricostruire una nuova Calabria.
(san.pio gio.)
10/02/2005
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