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A Diamante: Una nuova stella della musica italiana

ALTO TIRRENO - Raccoglie grandi e convinti consensi da parte del pubblico di appassionati, ma anche di critici musicali di livello nazionale, la giovane soprano Antonella Biondo di Diamante. Definita, in una recente recensione, come “una nuova stella del firmamento musicale italiano”, proprio per la sua capacità di esprimere con naturalezza ma anche con la misurata professionalità che le deriva da anni di studio e di intenso esercizio, brani famosi ed intramontabili che hanno fatto la storia della canzone italiana.

Pezzi di un vasto repertorio classico che la giovanissima solista diamantese esegue con la “voce del cuore, in maniera sentita e dolcissima, con improvvisazioni e ritmiche puramente jazzistiche arricchite da performance vocali che richiamano alla memoria i nomi di Billie Holiday e di Roberta Flack”. Non solo lirica, dunque, per Antonella Biondo, le cui indiscutibili doti di cantante solista la porteranno nel prossimo mese di dicembre a calcare palcoscenici di sicuro prestigio a cominciare dal concerto lirico-sinfonico del Teatro Rendano di Cosenza dove il 21 dicembre parteciperà alla manifestazione organizzata nell’ambito di un vasto programma di iniziative intitolato Moz’art project e che la vedrà coinvolta insieme all’Orchestra sinfonica del Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza che comprende altre due soprano, Maria Carmela Conti e Maria Assunta Campana, mentre le voci maschili saranno rappresentate dal tenore Amedeo Moretti e dal baritono Antonio Stragapede.

Altra serata di assoluto prestigio che seguirà di una settimana la kermesse al Rendano, avrà luogo nella chiesa del Gesù di Tropea il giorno di santo Stefano e svilupperà un percorso musicale con brani di Offenbach, Puccini, Rossini, Donizetti, Messenet ed M. von Weber. Di Antonella Biondo il critico musicale Carlo Forti ha scritto, fra l’altro, che in lei “si riscontra immediatamente e si vede, una spiccata autentica personalità, una caratteristica che senz’altro l’aiuterà ad emergere in un mondo così inflazionato, com’è quello della musica leggera”.

san. pio gio.
24/11/2006
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