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La Uila chiede chiarezza su nuovi inquadramenti

SCALEA – La segreteria provinciale Uila-Uil in un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi ha criticato i vertici del Consorzio di bonifica Valle Lao per le scelte adottate sia per quanto riguarda la politica degli interventi sul territorio che relativamente alle decisioni di nuovo inquadramento di personale dipendente che, secondo i dirigenti del sindacato di categoria, non sarebbero stati adottati nel rispetto delle regole e della trasparenza.
“Da più tempo – si legge nella nota – le organizzazioni sindacali Uila-Uil, Flai.Cgil e Fai-Cisl, hanno formulato precise richieste di ristrutturazione dei cantieri idraulico-forestali gestiti dal Consorzio di bonifica Valle Lao. Tali richieste sono state formulate nel corso di ripetuti incontri tra le organizzazioni sindacali e l’Ente affinché potesse dare maggiore efficienza e visibilità al settore, importante per il nostro territorio e per l’intera Regione, favorendo così anche e soprattutto le professionalità e le capacità dei lavoratori idraulico-forestali.
Ma purtroppo – prosegue il comunicato stampa – bisogna constatare che nell’ente Valle Lao non si intende attuare quel minimo di rispetto delle professionalità, gestendo in tutt’altro modo il settore forestazione e creando continuamente tensioni e malumori nei lavoratori”. Ed ecco, quindi, gli addebiti specifici che la segreteria provinciale Uila-Uil solleva all’indirizzo della gestione commissariale del Consorzio di bonifica.
“Sono stati nominati negli anni negli anni scorsi collaboratori tecnico-amministrativi ed a tutt’oggi il Valle Lao non è riuscito a dare loro una collocazione dignitosa in modo da svolgere pienamente il loro compito. L’attuale commissario ha segnalato con propria deliberazione n.569 del 28 ottobre 2004 alla competente commissione paritetica regionale e al Dipartimento n.1 Foresta e forestazione della Regione Calabria, dieci nominativi di capi operai su trentanove lavoratori che avevano inoltrato domanda. Probabilmente – afferma il sindacato – le nomine sono state fatte in modo affrettato; non si capisce, infatti, come il commissario sia stato in grado di individuare i nominativi da promuovere suoi vari cantieri.
Sarebbe stato meglio ed opportuno che il Direttore del servizio forestale ed i direttori dei lavori, responsabili dei diversi cantieri, avessero provveduto a formulare sui singoli lavoratori un curriculum di lavoro svolto negli anni essendo queste le presone maggiormente preposte a dare indicazioni e relazioni specifiche su coloro che hanno inoltrato domanda, stilando così una graduatoria di merito e di competenze, assumendosi le responsabilità che l’incarico comporta”.
Insomma, secondo la Uila-Uil c’è del torbido nell’intera vicenda e richiama, a tale proposito una circolare regionale che avrebbe stabilito che per aumentare di livello e per un passaggio ad una qualifica superiore sia necessaria una relazione dei direttori dei lavori, nel rispetto del contratto di lavoro. “Si ha la sensazione invece – concludono i dirigenti sindacali – che le nomine siano state fatte in direzioni diverse umiliando ancora una volta tra i lavoratori la professionalità, la serietà e soprattutto quelle persone che non hanno mai chiesto niente e che hanno sempre avuto fiducia nelle istituzioni, credendo sempre nella buona fede di chi amministra l’ente. La Uila-Uil si attiverà affinché venga fatta chiarezza su quest’ultimo atto che ha mortificato l’Ente come istituzione e i lavoratori”.
(san.pio gio.)
19/11/2004
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