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Cinghiali, definito un progetto per l'abbattimento

PARCO DEL POLLINO - Torna, nuovamente, al centro dell’attenzione la vicenda dei cinghiali che, spesso, hanno fatto parlare di sé a causa dei danni provocati ad alcune aziende agricole nel Parco del Pollino. Come si ricorderà sulla questione era intervenuto, con una lettera aperta, il presidente provinciale della Cia, Italo Garrafa e, proprio a seguito di ciò e di alcune assemblee, si è tenuta, nei giorni scorsi, presso la Prefettura di Cosenza, una riunione operativa, coordinata dal dirigente prefettizio, Anna Colosimo, per fare il punto della situazione.

All’incontro erano presenti, oltre al presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, coadiuvato da Francesco Rotondaro, anche il Sindaco di Cerchiara,Domenico Mauro, l’assessore all’agricoltura, Gaetano Italiano, il presidente provinciale di Confagricoltura, Nicola Cilento, il componente della presidenza Cia di Cosenza, Giovanni Fazio ed i responsabili comunali Cia di Mormanno e Cerchiara, Francesco Oliva e Domenico Liguori. Il Presidente dell’ente Parco, su sollecitazione delle organizzazioni professionali e del sindaco, ha esposto il progetto pilota promosso dall’Ente di gestione dell’area protetta, unico in Italia per dimensioni (ne esiste uno analogo solo nel Parco della Maiella, molto più ridotto per area d’intervento e per numero di capi coinvolti), che prevede l’abbattimento di 1.100 cinghiali e la cattura di altri 400 capi. Sui capi abbattuti e catturati verranno effettuati idonei controlli sanitari che vedranno coinvolti i veterinari dell’ASP di Cosenza (ospedali di Castrovillari, Rossano e Paola) e quelli dell’ASL di Lagonegro (per il versante lucano del Parco).

Dal canto loro, CIA e Confagricoltura hanno chiesto di rendere il progetto replicabile annualmente e fin tanto che non si avranno benefici tangibili per le aziende agricole e, comunque, sempre nel rispetto dell’equilibrio che in un’area protetta si deve necessariamente raggiungere tra uomo e fauna selvatica. Il Parco, inoltre, ha intenzione di attivare una filiera per la carne di cinghiale utilizzando gli animali, sanitariamente idonei, derivanti dall’abbattimento/ cattura prevista dal progetto. Le aziende di trasformazione di salumi, che saranno interessate a tale filiera, potranno attivarsi direttamente con gli organismi del Parco.

E’ evidente che il progetto, avendo finalmente ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli Enti coinvolti (ASL di Lagonegro, Asp di Cosenza, Ministero dell’Ambiente), non potrà partire fin tanto che non verranno individuati uno o più macelli che facciano, tra l’altro, offerte economicamente sostenibili per l’Amministrazione finanziaria del Parco.Al termine della riunione, su espressa richiesta della Cia e della Confagricoltura, il presidente del Parco del Pollino ha preso formale impegno a bandire, entro 10 giorni, idonea gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di macellazione.

Fonte: La Provincia cosentina (di Domenico Fortunato) - Sabato 7 Giugno 2008
07/06/2008
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