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Firmata l'intesa istituzionale per il Parco

PIANO DI RUGGIO - VIGGIANELLO (PZ) - Un Patto per il Parco. Per le sue popolazioni, per il futuro dei bambini di oggi. La firma dell'intesa istituzionale (nella foto) apposta a Piano Ruggio di Viggianello (PZ) dalle Regioni Basilicata e Calabria, dalle Province di Potenza, Matera e Cosenza, dal Parco del Pollino e dalla Comunità del Parco, nel quindicesimo anno dalla sua istituzione, avvenuta il 15 novembre 1993, apre una nuova era per l’area protetta calabro-lucana, la più grande d’Italia. Imponendo un modello di sviluppo che guarda alla fruizione del Parco nel rispetto dell'ambiente, per arginare lo spopolamento e offrire prospettive concrete.

Al termine della celebrazione del cinquantennale della Festa della Montagna, svoltasi ad Agosto 1958 dinanzi il rifugio appena costruito ed intitolato ad Alcide De Gasperi, la firma sul protocollo d'intesa Istituzionale per nuove politiche di sviluppo territoriale nell’area del Parco Nazionale del Pollino è stata apposta dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, dal vice presidente della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, dai presidenti delle Province di Potenza, Sabino Altobello, di Matera, Carmine Nigro, di Cosenza, Mario Gerardo Oliverio, dal presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra e dal presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone.

"Il Parco esce dalla fase adolescenziale" - come detto venerdì durante l'inaugurazione della sede del Parco a Rotonda da Pappaterra e come ribadito oggi in montagna - "e punta alla maturità, ad essere autosufficiente e a intraprendere un percorso di crescita insieme con le Regioni Basilicata e Calabria, le Province di Potenza, Matera e Cosenza e i Sindaci e le Comunità montane".

L’intesa istituzionale è una cornice - è stato ribadito - entro cui costruire le progettualità di cui il territorio ha bisogno per conservare il patrimonio ambientale e valorizzarlo al fine di evitare l’emorragia di giovani dai paesi montani e di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni residenti. Si tratta di una svolta, di un patto vero e proprio siglato per rilanciare il Parco.

Nel solco della VII Festa nazionale della Montagna voluta, nel ‘58, dall’allora giovane parlamentare Emilio Colombo, che oggi ha inviato un caroso saluto agli organizzatori, il Parco ha richiamato ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica il grande appeal che il Pollino esercita con le sue bellezze paesaggistiche e le sue millenarie risorse, dalla biodiversità ai tesori storici, etnici e gastronomici, che non possono, tuttavia, rimanere risorse statiche ma che devono assicurare sviluppo ed un futuro ai bambini che oggi, simbolicamente rappresentati da decine di scolaresche, hanno ripulito i boschi nell'ambito della collaterale iniziativa di Legambiente "Puliamo il Mondo".

Per fare tutto ciò il Parco ha messo insieme le massime istituzioni del territorio per programmare - già dal prossimo mese - piani strategici che puntino ad attrarre le risorse finanziarie comunitarie. Con la massima trasparenza e serietà. E con la partecipazione e la condivisione delle parti sociali, i Sindacati in primis che oggi, a latere della stipula dell'intesa hanno sottoscritto, attraverso i segretari di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata e Calabria, un protocollo aggiuntivo avviando quel partenariato sociale che dovrà essere organico al lavoro che scaturirà dall'intesa. E che dovrà essere ampliato anche ad imprenditori e forze economiche.

La Festa della Montagna La giornata, a Ruggio, è iniziata con l'arrivo delle scolaresche, che hanno svolto attività di educazione ambientale con le Guide del Parco. Accompagnate, negli spostamenti dal rifugio "De Gasperi" alle vicine mete della loro "escursione" dalle note della Banda musicale "Alfonso Rendano" di Laino Borgo (CS).

Quindi la benedizione impartita ai presenti, dinanzi il Crocifisso apposto nuovamente, da qualche mese, nei pressi del rifugio, dal vicario generale del Vescovo di Cassano All'Ionio, Mons. Vincenzo Bertolone, don Franco Oliva. Il vicario del Vescovo ha, tra l'altro, affermato la necessità di "prendere a cuore la natura" per preservarla e trasferirla alle generazioni future.

Al momento di raccoglimento spirituale è seguito quello della riflessione politica, che ha rievocato la Festa della Montagna del '58 e la figura di Alcide De Gasperi attraverso gli interventi - moderati dal prof. Luigi Troccoli - del sindaco di Viggianello, Domenico Anastasio, del presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone, del presidente del Parco, Domenico Pappaterra, del capo del Coordinamento Territoriale Ambientale del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Melfi.

Al termine del ricordo della VII Festa nazionale della Montagna, conclusasi con la proposta dello stesso Melfi di istituirla nuovamente, il Corpo Forestale dello Stato e il Parco hanno voluto consegnare un riconoscimento all'Ispettore del Corpo Nicola Madormo, andato in quiescenza il 16 settembre scorso. Madormo è stato indicato come "protettore sensibile e appassionato" della montagna e applaudito calorosamente per la sua instancabile attività al servizio dell'ambiente e delle genti del Pollino.
A seguire un momento molto toccante di commemorazione dell'agente forestale Marisa Bianchini, deceduta improvvisamente all'età di 31 anni nei mesi scorsi. La dottoressa Bianchini era stata assegnata al Comando stazione di Cerchiara di Calabria ed era lucana. Al marito - presenti pure i genitori - è stata consegnata una targa.

L'intesa
Quindi la riunione della Comunità del Parco che ha suggellato, alla presenza del Prefetto di Potenza, Luigi Riccio e di autorità civili e militari, la stipula dell'Intesa, preceduta dagli interventi dei rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Sindacati. Per il Parco, oltre Pappaterra, il consigliere del direttivo Antonio Schiavelli ha sinteticamente illustrato l'intesa rilevando che in un'area ad alta densità abitativa qual è il Parco del Pollino è necessario offrire "un risarcimento" alle popolazioni che subiscono un vincolo. L'intesa si propone - ha spiegato Schiavelli - di "alfabetizzare all'ambiente" e di "aumentare il capitale sociale del Parco" proponendo l'Ambiente come archetipo di un nuovo modo di fare.

Fonte: infoparco - 27 settembre 2008
28/09/2008
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