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Canali sudici. Vere e proprie fogne a cielo aperto

SCALEA - Il compito di provvedere alle operazioni di bonifica di questi canali, tocca al Consorzio di Bonifica “Valle lao” di Scalea, che a quanto pare sembra non prendere in considerazione la delicata problematica. Tuttavia anche l’Amministrazione Comunale di Scalea è colpevole, per non aver monitorato e denunciato lo stato di gravità che versano tutti i canali presenti nel territorio comunale. Anche se la gestione non è di diretta competenza, gli Amministratori Comunali ed il sindaco non devono tenere “il prosciutto sugli occhi” ma vigilare sul territorio. Questo loro disinteresse sui problemi ambientali, sono la causa di molti inquinamenti, che tranquillamente potrebbero essere evitati.

Canali e corsi d’acqua sporchi e inquinati a Scalea: monta la protesta di cittadini e ambientalisti che dopo aver lanciato precise accuse al Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea per la non bonifica, ora chiamano in causa anche l’amministrazione comunale, dichiarandola colpevole di non aver monitorato i corsi d’acqua, che sono diventati vere e proprie fogne a cielo aperto. I canali delle acque bianche che costeggiano le vie più importanti della cittadina sono completamente ostruiti da rifiuti, detriti e vegetazione. Molti canali, pieni di immondizia, sono divenuti ricettacoli di topi e zanzare, con tutti i disagi che ne derivano.

I problemi più grossi per i residenti nascono dai canali di scolo completamente ostruiti con la conseguenza che appena piove un pò, le acque finiscono col fuoriuscire invadendo la carreggiata. Il tutto a causa della mancata pulizia dei canali per il deflusso delle acque, sporchi ed a tratti completamente intasati dove si sono formati degli autentici tappi. I cittadini e gli ambientalisti, hanno più volte sollecitato un intervento da parte del Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea, preposto alla bonifica dei canali, ma a quanto pare, l’ente consortile non ha preso in considerazione la problematica. Sulla vicenda nei giorni scorsi nei confronti dei vertici del Consorzio, sono intervenuti gli ambientalisti, i quali, hanno presentato un esposto con una dettagliata documentazione dove viene denunciato il quadro di totale degrado.

Ora i Verdi, chiamano in causa gli amministratori comunali. “Anche l’Amministrazione Comunale di Scalea è colpevole, per non aver monitorato e denunciato lo stato di gravità in cui versano tutti i canali presenti nel territorio comunale” ha fatto presente il portavoce dei Verdi di Scalea, Palmiro Manco, “anche se la gestione non è di diretta competenza – ha aggiunto Manco gli Amministratori Comunali ed il sindaco non devono tenere “il prosciutto sugli occhi” ma vigilare sul territorio, questo loro disinteresse sui problemi ambientali, sono la causa di molti inquinamenti, che tranquillamente potrebbero essere evitati. Per gli amministratori locali e per il sindaco Pro-tempore di Scalea quando si parla di mare sporco – ha detto in ultimo Manco - la colpa è degli altri, poi invece scopriamo che i veri “responsabili ” sono sempre loro”.

Negli alvei di moltissimi canali che dopo qualche chilometro si riversano in mare, sepolti dalla fitta vegetazione tra le acque si trova di tutto: dalle carcasse di animali ai rifiuti di vario genere. Uno dei canali sicuramente più inquinato dove tra le acque, si sono formati rigogliosi canneti, è quello denominato “Pantano” affluente del Revoce, fonte di inquinamento per le acque del tirreno.“Non è casuale – ha dichiarato in ultimo Palmiro Manco – che il Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea, è diventato anch’esso un “Carrozzone politico”, se non si avrà il coraggio di “chiuderlo” Le Regioni devono rivedere la loro pianificazione futura, penso che l’unica alternativa sia cambiare l’indirizzo ed il controllo, probabilmente se diretti dagli Assessorati Regionali Politiche dell’Ambiente , potranno diventare “il braccio” operativo delle Arpa Regionali, in pratica dei veri “Osservatori Ambientali”, dalla prevenzione alla progettazione”.

Fonte: GAZZETTA DEL SUD
14/04/2007
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