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Cristo Re ... infinito amore (c)

La Locandina - Con i miei più cari saluti, vi mando la locandina di domenica prossima. Nel comunicarvi che le messe domenica prossima sono al solito orario, in paese come all'Ulivo, vi segnalo anche la bella iniziativa dell'incontro già avuto mercoledì 17 u.s. con tutti gli studenti del Liceo Scientifico di Scalea da parte mia, di Carmine Campana (responsabile della Casa per la pace di Firenze) e di Don Benjamin. Studenti attenti e interessati.
Speriamo che il tutto abbia un buon seguito. Un abbraccio, GM

La locandina di questa settimana ci presenta l'icona di Cristo tra le braccia di una croce. Vuol esprimere l'idea che Cristo è re di amore e di dolore, perché ha regnato dall'albero della croce. L’amore coerente, fino al dono supremo di sé, l’ha unto re di questa nostra umanità e dell’intero universo. In forza di ciò, egli ha potuto promettere all’uomo torturato, che pendeva accanto alla sua croce, che sarebbe stato quel giorno stesso con lui in paradiso.
A noi, se crediamo nell’amore e, nonostante i nostri limiti, l’asseconderemo, Gesù garantisce, da re dell’amore qual egli è, che la morte sarà sconfitta e grazie al suo darsi totale per noi, il riverbero di quel suo infinito amore, accoglierà anche noi nella sua patria definitiva.

Cristo Re dell’universo (c)

Anche noi, o Cristo, ci consideriamo,
come il popolo che eleggeva Davide,
"tue ossa e tua carne".
Noi ti sappiamo e t'acclamiamo re,
non alla maniera dei dominatori della terra,
ma nella coerenza estrema con la quale
accetti la nostra sorte e trasformi
in albero di luce quella croce
strumento di orribile tortura.
Grido di amore sommo
e di estrema protesta
per i perdenti, carne della tua carne,
tu ti fai pane perché noi diventiamo
piccolo segno che conforta e raduna
chi non ha speranza.
(GM/21/11/04)

2. libro di Samuele (5,1-3)
“Allora tutte le tribù d'Israele vennero a trovare Davide a Ebron e gli dissero: «Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. Già in passato, quando Saul regnava su di noi, eri tu che facevi uscire e ritornare Israele; il SIGNORE ti ha detto: Tu sarai pastore del mio popolo, Israele, tu sarai il principe d'Israele».Così tutti gli anziani d'Israele vennero dal re a Ebron e il re Davide fece alleanza con loro a Ebron in presenza del SIGNORE; ed essi unsero Davide come re d'Israele”.

Vangelo di Luca (23,35-43)
“Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
19/11/2004
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