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Crisi Tirreno spa: chiesto Consiglio straordinario

SCALEA - Un Consiglio comunale straordinario congiunto con Il Consiglio di amministrazione della Alto Tirreno Cosentino Spa è stato richiesto dalla Camera del Lavoro Cgil di Scalea e dalla FP-Cgil del Comprensorio Pollino – Sibari – Tirreno che, dopo le iniziative di lotta dei lavoratori della Pollino Spa e dell’Appennino Paolano Spa con un documento congiunto intervengono analizzando la situazione economica della ATC Spa.
"La situazione attuale che vede interessate tutte le società che gestiscono la raccolta dei rifiuti solidi urbani e la raccolta differenziata nei diversi comuni – affermano Dario Pappaterra e Domenico Regina – è dal punto di vista finanziario di non facile soluzione, sicuramente una delle cause va attribuita alla morosità dei comuni soci ma anche ad un sistema di impresa che vede a volte dei conflitti di interesse nell’ambito del consiglio di amministrazione. Il caso della Tirreno SPA oramai ha superato ogni limite di sopportazione, arriva il 15 ma non arrivano gli stipendi, i lavoratori non percepiscono il salario dal mese di marzo, sono quindi due le mensilità già maturate oltre lo straordinario arretrato ed in aggiunta il mese corrente e la quattordicesima mensilità.
Abbiamo sempre sostenuto – proseguono i dirigenti sindacali – che in un settore come questo, la qualità del lavoro è elemento di garanzia soprattutto se pensiamo di trovarci in piena estate con il grande afflusso turistico nella città di Scalea. Vi è quindi la necessità di avere lavoratori sereni per svolgere un lavoro di grande importanza per l’immagine di Scalea, questo anche se nella classifica dei mari più inquinati d’Italia Scalea risulta in base ai dati del ministero della Sanità al 24° posto come percentuale di spiaggia non balenabile.
Tra l’altro il Comune di Scalea risulta il maggiore azionista della Tirreno Spa ed esprime nel consiglio di amministrazione il Presidente (incompatibile con l’incarico di consigliere comunale) che a nostro avviso dovrebbe alzare il tiro per cercare di dare una risposta vera e concreta, ad una categoria, quella degli operatori, tanto importante per la qualità dell’ambiente di questo territorio.
A questo punto – concludono Regina e Pappaterra – riteniamo necessaria la convocazione di un Consiglio comunale straordinario congiunto con il Consiglio d’Amministrazione per maggiori chiarimenti. Tutto ciò al fine di evitare tensione tra i lavoratori nonché lo stato di agitazione e l’avvio di azioni giudiziarie dovute alla grave situazione di indebitamento degli stessi”.
(san.pio gio.)
27/06/2005
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