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Chiesto un intervento decisivo per l'ospedale

SCALEA - Un intervento decisivo per la struttura ospedaliera di Scalea. Lo ha chiesto nei giorni scorsi il sindaco Mario Russo all’assessore regionale Doris Lo Moro.
“Un centro di riabilitazione nella struttura ospedaliera di Scalea è la scelta migliore”. È quanto continua a sostenere il sindaco di Scalea Mario Russo che oggi torna sull’argomento alla luce delle recenti ricognizioni dell’assessore regionale alla Salute Doris Lo Moro. ‘’Il gigante che dorme’’ così è stata definita la struttura che da tempo immemorabile, benché in una posizione invidiabile da tutti i punti di vista, per strane coincidenze, non riesce a trovare la strada giusta che può ancora essere quella del centro di riabilitazione, per come era stato concepito ultimamente.
Il sindaco di Scalea, Mario Russo, non ha dubbi sul futuro della struttura: “All’assessore regionale Doris Lo Moro chiedo di venire a visitare la struttura sanitaria e di restituire l’opera, funzionante, ai cittadini che in tanti anni, più di 30, l’hanno sempre vista come un simbolo della buona sanità che manca. Ora è il tempo che la politica faccia la sua parte, non tenendo conto delle ideologie e delle posizioni, ma pensando al bene dei cittadini, cercando di non far finire in polvere i miliardi spesi negli anni per il ‘’tristemente’’ famoso ‘’Ospedale’’ di Scalea.
Non ho dubbi sulla sensibilità di donna e di politica del nuovo assessore che, certamente, saprà valorizzare la politica dell’ascolto ed i cui primi atti sono stati caratterizzati da impegno e buoni proponimenti in un campo, quale quello sanitario, che nella nostra regione attende interventi radicali e coraggiosi. Lo stesso Commissario dell’Asl n.1, Alberto De Maio – ha ricordato il sindaco Russo – recentemente ha visitato la struttura di Scalea offrendo la propria disponibilità per la ricerca di una soluzione che possa finalmente far vedere la luce a questa eterna incompiuta. E’ inutile ricordare – ha aggiunto il sindaco di Scalea – che nella stessa città sorge l’aviosuperficie prezioso punto di appoggio per una qualsiasi struttura sanitaria.
E’ proprio, alla luce della perdita nella nostra provincia dell’elisoccorso, colgo l’occasione per ribadire quanto ho già affermato nelle settimana scorse, e cioè la disponibilità della infrastruttura scaleota come sito per accogliere il servizio di urgenza-emergenza rappresentato dall’elisoccorso, sia per l’alta densità abitativa nel periodo estivo che per gli standard ottimali che la struttura può offrire. Solo le lentezze burocratiche penalizzano un’area che, invece, ha grande voglia di emergere per mettere a disposizione dei cittadini le competenze e le professionalità. Sono certo che l’assessore Lo Moro saprà valorizzare tutto ciò che sorge sulla collinetta di località Petrosa.
La nostra Amministrazione sarà a completa disposizione per qualsiasi intervento e per dare il fatidico giro di chiave a quel portone chiuso da troppo tempo”. Il sindaco Russo, già nel corso della prima consiliatura, ha dato un taglio netto al passato. “Come ricordiamo tutti, dal 1968 i lavori sono più volte iniziati e mai ultimati. Appena ci siamo insediati – ha ricordato il sindaco Russo - abbiamo trovato un contenzioso tra il Comune di Scalea e la ditta costruttrice che è costato alle casse comunali tre miliardi e mezzo di vecchie lire. Una situazione debitoria che gravava come un macigno sia sulle casse comunali che sulla effettiva possibilità di ripresa dei lavori. Noi abbiamo avuto il coraggio di interrompere quella spirale”.
Il sindaco Russo invita a riflettere sulla possibilità di destinare l’opera a centro di riabilitazione. “In Italia esistono tre sistemi di gestione ospedaliera: gli ospedali per acuti, le strutture di riabilitazione e lungodegenza e le rsa. Ormai siamo inflazionati di ospedali per acuti. La riabilitazione oggi è la branca del futuro in medicina; è molto complessa perché non è solo la riabilitazione ortopedica o post traumatica, esiste una riabilitazione neurologica, neuromotoria, cardiologica per i pazienti che vengono operati di by-pass aorto-coronarico, un intervento diventato ormai quasi di routine in cardiochirurgia; esistono le riabilitazioni polmonare e pediatrica.
Inoltre per la posizione geografica della città di Scalea, la struttura ospedaliera destinata a riabilitazione potrebbe interrompere la spirale negativa di emigrazione sanitaria che si registra in questa Asl per l’assenza di una struttura idonea alla cura delle patologie riabilitative con il duplice vantaggio di ridurre i costi per i rimborsi di spese sanitarie verso altre Asl e soprattutto verso altre regioni e di impedire alle nostre popolazioni i disagi legati all’emigrazione sanitaria. Una struttura ospedaliera cosi concepita potrebbe essere il fiore all’occhiello della sanità nella nostra regione oltre a rappresentare un punto di riferimento per l’intero comprensorio extra-regionale.
All’assessore Lo Moro – ha detto in conclusione Mario Russo - chiedo di riflettere serenamente e di inserire nella sua agenda anche la struttura ospedaliera di Scalea, affinché non resti il gigante che dorme”.
05/08/2005
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