Accedi oppure Registrati
Prima pagina Notizie Articoli Foto Dizionario dialettale Abystron teche Sostienici

dove

Direttore: Pio Giovanni Sangiovanni Credits | Privacy
 
17:39
Venerdì
19/04/2024
Traduci English Français Español Deutsch Portuguese
Sei in /Calabria/Precedenti/Paesi/Scalea/Anno 2008/Quale porto?

L'annunciato porto a Scalea potrebbe insabbiarsi?

Il Presidente dell'Associazione La Scossa Antonio Pappaterra interviene sull'annuncio-impegno fatto dal sindaco di Scalea Mario Russo di realizzazione di un porto turistico nella cittadina alto tirrenica. Secondo Pappaterra "le ipotesi di sostenibilità economiche e ambientali del Porto di Torre Talao andrebbero chiarite e discusse su un tavolo scientifico e di confronto". E intanto sorge spontanea la domanda: Il Porto di Torre Talao potrebbe insabbiarsi? "Una domanda che nemmeno le forze politiche di minoranza hanno posto all'attenzione del consiglio comunale di Scalea"....

SCALEA - Il sindaco di Scalea è stato netto nell'affermare che il Porto di Scalea si deve fare. Dal punto di vista delle prospettive la promessa di un approdo turistico suscita grande interesse e possibilità di incremento dei servizi per il territorio, il problema vero, però, è rappresentato dal dubbio che l'infrastruttura, oltre ad impattare negativamente sull'ambiente costiero del costone roccioso della torre ed a rovinare uno dei siti archeologici particolari del mediterraneo, (situazione questa sottovalutata dal Sindaco di Scalea), si possa probabilmente insabbiare. A Parole il progetto del porto sembra tutto oro colato, ma pare che dal punto di vista delle correnti marine le vedute reali future potrebbero essere del tutto fuori dalla portata delle stesse imbarcazioni. Il progetto del Porto di Torre Talao, a mio avviso, prima di prendere corpo nei lavori di costruzione, andrebbe discusso su un tavolo scientifico, confrontato e confortato da pareri di esperti del mare e delle progettazioni portuali al fine di evitare l'edificazione di un vero “porto nel deserto”.

Sul tema è necessario un dibattito che possa rispondere al quesito dell'insabbiamento e quindi legato a doppio filo alla questione dell'impatto ambientale costiero e all'economia territoriale del comprensorio. Sul caso mi sarei aspettato anche un'interrogazione consiliare da parte dei consiglieri di minoranza, o comunque un intervento in merito alle ipotesi di sostenibilità economiche del progetto, in prospettiva e di fronte al rischio insabbiamento, ma ormai è evidente che non esiste un circuito dibattimentale degno di un confronto democratico serio: a Scalea molte volte la politica del confronto si intende come azione contro le persone e non sul metodo e nel merito delle questioni. Per questo è necessario ribadire e provocare un cambio della coscienza politica dirigenziale in tutti i termini e suscitare un nascita di un vero movimento di rinascita per Scalea e il comprensorio. Un opposizione critica al progetto di torre Talao non vuol dire che va contro la prospettiva di crescita economica del territorio, ma sottolinea l'interesse dei gruppi d'opposizione verso l'edificazione e la costruzione di infrastrutture sostenibili per l'economia e l'ambiente delle future generazioni. Un Porto che andrebbe ad insabbiarsi, che, fra l'altro, rovina gli equilibri ambientali e sociali del territorio, per esempio, non servirebbe a nessuno.

Il rischio di edificazione di un opera inutile e obsoleta è alto, la proposta di uno studio concreto sulle correnti attorno all'area della scogliera Ajnella e dalla Baia del Carpino fino al Fiume Lao dovrebbe essere attuata in forma prioritaria e prima di cominciare i lavori di costruzione del porto, da parte dell'amministrazione comunale e, comunque, un ulteriore approfondimento progettuale escluderebbe il dubbio razionale di un probabile “effetto bagnarola”sull'area della Torre Talao. Oggi occorre, più che mai, avere una visione del futuro prossimo che sia strettamente legata al comprensorio e non al singolo paese o al singolo quartiere, bisogna puntare sul territorio senza stravolgere gli equilibri ambientali e sociali instaurati e bisogna costruire le opere dove si possono costruire ed edificare senza problemi.

Antonio Pappaterra
15/09/2008
Ascolta con webReader

 


1 commenti.

Per visualizzare lo spazio commenti è necessario accedere al sito.

Accedi
Nome utente
Password
 
 
Registrati | Recupera dati
In questa sezione