Lutto nel mondo della gastronomia e della cultura

Luigi Veronelli è morto nel tardo pomeriggio di ieri a Bergamo, all'età di 78 anni. La notizia della morte è stata data dalla famiglia.
Nato a Milano nel 1926, oltre a essere considerato un maestro della cultura enogastronomica, è stato impegnato per oltre 50 anni in battaglie sociali e culturali legate all'agricoltura e al gusto. Per le sue idee fu addirittura condannato a sei mesi, accusato di “istigazione alla rivolta” quando invitò i vignaioli piemontesi, oppressi da burocrazia e contrastati dai grandi monopoli, a ribellarsi.
La sua formazione classica e filosofica lo portò ad essere assistente del filosofo Giovanni Emanuele Bariè e collaboratore di Lelio Basso. È stato amico di Luigi Carnacina, con cui ha redatto testi importanti dell'arte culinaria, di Gianni Brera, con cui è stato autore di «La Pacciada», di Giangiacomo Feltrinelli e di Mario Soldati. Fu l’ultima vittima della censura italiana.
Negli anni Sessanta e Settanta è stato autore di trasmissioni televisive sulla cultura dei vini e dei cibi, di grande efficacia ed eleganza.
Vero maestro dei migliori «wine-writers», non solo italiani, ha inventato un lessico entrato nell'uso corrente, è stato il primo in Italia a pubblicare una guida del vino e una guida dei ristoranti italiani. Aveva nel cassetto un romanzo giallo e tante idee per continuare le sue battaglie, come quelle recenti a favore delle Denominazioni Comunali dei giacimenti gastronomici, dell'autocertificazione, del prezzo sorgente e dell'olio d'oliva, condotte con la collaborazione di molti centri sociali autogestiti e il progetto «Terra e libertà/Critical wine».
Da anni scriveva sul Corriere della Sera, su Carta, Libertaria e sulla sua rivista Veronellli EV, che lui stesso dirigeva. Molti i suoi libri, quelli più recenti sono «Le parole della terra» con Pablo Echaurren, «Viaggio in Italia per le città del vino», «Vietato Vietare», «Breviario libertino». Le più sentite condoglianze alla famglia dagli amici della gastronomia calabrese
Ciao Luigi e grazie per quello che ci hai lasciato.
Vincenzo Grisolia
Delegato Federazione Italiana Cuochi Riviera dei Cedri; Fiduciario di Slow Food Riviera dei Cedri