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2,8mln stranieri registrati. Fra 10 anni il doppio

SOCIETA' E COSTUME - Italia multietnica, 2,8mln stranieri registrati. Tra 10 anni il radddoppio.
E' quando ammette nel suo dossier presentato a Roma la Caritas/Migrantes. Presenza piu' concentrata a nord con il 59%. La maggiore provenienza da Romania, Albania, Marocco e Polonia. A spingerli nel Belpaese motivi di lavoro. Bisogna che gli italiani se ne facciano una ragione. Soprattutto stando ai numeri riportati dal dossier della Caritas/Migrantes, che evidenzia come il Belpaese e' sempre piu' una realta' multietnica.
Un esercito gli immigrati registrati regolarmente. Hannno toccato ormai quota 2 milioni e 800 mila. E nell'ultimo anno 200mila in più rispetto al 2004. Un numero raddoppiato rispetto al 2000. Ed un nuovo raddoppio e' atteso fra 10 anni quando, quindi, la popolazione straniera prevista sarà di circa 5 milioni e mezzo. La ricerca dal titolo "Immigrazione e' globalizzazione", e' stata presentata a Roma. E dallo studio si evince come la popolazione straniera (48,4% sono donne) sfiora il 5% del totale, in linea con la media europea: "siamo un grande paese di immigrazione" sottolinea il rapporto.
E' il Canada, dove la presenza straniera è cosi' forte da incidere per un sesto sulla popolazione, il modello più probabile verso il quale si sta dirigendo il nostro paese. Il ritmo di crescita (fra arrivi, ricongiungimenti e nascite) continua ad essere accelerato e non sembra destinato a diminuire nel prossimo futuro. Tendenzialmente, i potenziali flussi di ingresso ammontano a 300mila persone l'anno. Tenuto conto che, nel 2004 gli ingressi per insediamento stabile sono stati 132mila; nel 2005 i ricongiungimenti familiari sono stati stimati in 100mila e la richiesta di lavoratori extracomunitari, fra fissi e stagionali, e' stata di 240mila.
Gli stranieri che si trovano in Italia (9 su 10 per motivi di lavoro o per ricongiungimento familiare) sono per lo piu' lo stesso numero di quelli che ci sono in Spagna e Gran Bretagna. Nella Ue veniamo subito dopo la Germania (7,3 milioni) e la Francia (3,5). Più di un decimo dei 23 milioni di immigrati nella Ue si trova nel nostro paese. Grandi città come Roma e Milano sfiorano o superano l'incidenza del 10%, come avviene in diverse città europee. I figli degli immigrati, quasi mezzo milione, sono circa un decimo delle nascite totali in Italia e più del 4% della popolazione studentesca.
L'immigrazione e' piu' concentrata al Nord (59%), mediamente presente al Centro (27%) e si riduce nel Mezzogiorno (14%). Le donne sono 1.350.000. La provincia piu' 'femminilizzata' è Napoli (62,3%). Si calcola che una donna straniera su 10 e' nata in Italia. Quattro immigrati su dieci che entrano per motivi di lavoro provengono dalla Romania. Albania, Marocco e Polonia si attestano fra il 15% e il 10%. Chi arriva in Italia tende ad insediarvisi in maniera stabile: si calcola che il 30% dei soggiornanti si trova qui da piu' di cinque anni. Si tratta di circa 800mila persone, dei quali meta' dovrebbe avere la carta di soggiorno.
Il dossier stima che i lavoratori stranieri sono 2.160.000, ossia il 9% delle forze lavoro e che il tasso medio di disoccupazione sia vicino all'8% registrato per gli italiani. Prevalgono i contratti a termine e quelli a tempo parziale mentre sono ridotti gli impieghi ad alta qualifica (solo 1 su 10, tre volte meno degli italiani).
TuoQuotidiano.it
01/11/2005
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