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Separazioni e divorzi: 173 mila i figli coinvolti

SOCIETA' E COSTUME - Tra separazioni e divorzi sono oltre 173 mila i figli minori coinvolti.
A lanciare l'allarme è l'Istat. In aumento entrambi i fenomeni e nell'affidamento esclusivo continua a prevalere la madre nell'84% dei casi.
Liti violente, sfuriate condite con le più spregevoli offese. Anni di tormento in cui ogni tentativo di recuperare il rapporto fallisce. Allora, a mamma e papà non resta che l’unica soluzione possibile: la separazione. Ma i figli, soprattutto quelli minorenni, che fine fanno? Secondo l’ultima indagine Istat sono stati oltre 173 mila i minori coinvolti nelle crisi coniugali dei propri genitori: 96.031 nelle separazioni e 41.431 nei divorzi. In pratica, i fallimenti sentimentali dei coniugi ricadono almeno su un figlio minore.
La situazione è destinata a peggiorare se si pensa che nel 2003 le separazioni sono state 81.744 e i divorzi 43.856, con un incremento rispettivamente del 2,6% e del 4,8% rispetto all'anno precedente. Negli ultimi 10 anni, invece, entrambi i fenomeni sono aumentati di circa il 59%. L'Istat sottolinea in particolare che il 20,6% delle separazioni e il 9,3% dei divorzi hanno interessato matrimoni con più di un figlio minore.
Quanto all'affidamento esclusivo dei figli più piccoli, la madre continua a prevalere su qualunque altro tipo di soluzione, pur se con una lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti. Nel 2003 infatti i figli sono stati affidati alla madre nell'84% dei casi, sia nelle separazioni sia nei divorzi. La custodia esclusivamente paterna è pari al 3,8% negli affidamenti a seguito di separazioni e al 5,7% nei procedimenti di divorzio. Dieci anni prima invece gli affidamenti materni sono stati il 92,1% nel primo caso e l'89,8% nel secondo; quelli al padre erano pari, rispettivamente, al 6,4% e all'8,6%.
Quanto all'analisi sulle modalità di affidamento della prole, l'attenzione è concentrata in particolare sulle separazioni, perchè sono proprio queste a segnare la rottura del legame coniugale e l'inizio della riorganizzazione della famiglia. L'età del minore, sostiene l’indagine, influisce sensibilmente sia sulle scelte dei coniugi, sia su quelle del giudice. Nel 2003, sono stati affidati alla madre l'86,6% e l'87,2% dei bambini con età inferiore ai sei anni, coinvolti rispettivamente nelle cause di separazione e divorzio. La possibilità per il padre di ottenere l'affidamento esclusivo aumenta al crescere dell'età dei figli: se i minori hanno più di 14 anni è il padre il genitore affidatario nel 7,7% nei casi di separazione e nel 9,1% in caso di divorzio.
E’ ormai prassi consolidata che l'abitazione nella casa familiare spetti al genitore che ha ottenuto l’affidamento o che convive con i figli maggiorenni. Nel 2003, conclude l’Istat, la casa dove la famiglia viveva prima del provvedimento del giudice è stata assegnata alla moglie nel 57,9% delle separazioni, al marito nel 23,1% e a nessuno dei due nel caso in cui (17%) entrambi i coniugi siano andati a vivere altrove.
Fonte: Tuoquotidiano.it
07/07/2005
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