Istat, l’Italia è ferma. Pil cresce dello 0,3%

SOCIETA' E COSTUME - Istat, l’Italia è ferma. Pil cresce dello 0,3% nel terzo trimestre. Crescita più bassa delle aspettative. Italia fanalino di coda tra i Paesi avanzati. La crescita si attendeva modesta: è stata modestissima, invece.
Il prodotto interno lordo italiano è salito nel terzo trimestre 2005 dello 0,3% rispetto al secondo trimestre dell'anno. Lo rende noto l'Istat precisando che in base alle stime il Pil è risultato stazionario rispetto al terzo trimestre 2004. Il dato è destagionalizzato e corretto per i giorni lavorativi. Alla luce dei tre trimestri finora calcolati, il Pil acquisito per il 2005 - stimano i tecnici dell'Istat - dovrebbe quindi collocarsi a +0,1%.
Ci si aspettava qualcosa in più. Gli economisti stimavano una cifra intorno a +0,4% la crescita trimestrale e +0,1% quella annuale. Le cifre dell’Istat sono ancora incomplete, mancano al momento i dati sulle singole voci dell’economia, ma gli esperti ritengono che il principale responsabile della stagnazione sia il crollo dei consumi, mentre secondo molti segnali l’export dovrebbe aver segnato una certa ripresa.
E’ ottimista il ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio: "Lo 0,3% di crescita del Pil nel terzo trimestre è buono", ha detto. Con questo dato, ha aggiunto Canzio, "si otterrebbe una crescita pari allo zero del Pil indicata prudenzialmente dal governo come obiettivo nella relazione previsionale e programmatica". Chi si contenta gode. Secondo i ricercatori dell’Istat, il risultato deriva dalla sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'industria, di una diminuzione dell'agricoltura e di una sostanziale stazionarietà dei servizi.
Facendo un confronto con gli altri Paesi a economia avanzata, nel terzo trimestre la crescita del Pil rispetto al terzo trimestre 2004 risulta dello 0,9% negli Stati Uniti, dello 0,7% in Francia, dello 0,6 in Germania e dello 0,4% nel Regno Unito. Su base tendenziale, infine, il Pil è cresciuto del 3,6% negli Stati Uniti e dell'1,6% nel Regno Unito. Insomma, siamo i messi peggio.